LO SAPEVI CHE I GADGET AZIENDALI SONO DEDUCIBILI AL 100%?

I gadgets aziendali sono deducibili e rientrano nelle spese di rappresentanza ovvero quei costi che, ogni azienda, sostiene in relazione alle proprie attività commerciali.

Queste spese, come è noto, non producono entrate pecuniarie e sono quindi finalizzate a “regalare” o “omaggiare” un oggetto ai propri clienti.

Per completezza e in riferimento al D.C. del 19/11/2008, sono considerabili spese di rappresentanza le seguenti categorie di beni o servizi:

- le spese per viaggi turistici in occasione dei quali siano programmate e in concreto svolte significative attività promozionali dei beni o dei servizi la cui produzione o il cui scambio costituisce;

- le spese per feste, ricevimenti e altri eventi di intrattenimento organizzati in occasione di ricorrenze aziendali o di festività nazionali o religiose;

- le spese per feste, ricevimenti e altri eventi di intrattenimento organizzati in occasione dell’inaugurazione di nuove sedi, uffici o stabilimenti dell’impresa;

- le spese per feste, ricevimenti e altri eventi di intrattenimento organizzati in occasione di mostre, fiere, ed eventi simili in cui sono esposti i beni e i servizi prodotti dall’impresa;

- ogni altra spesa per beni e servizi distribuiti o erogati gratuitamente, ivi inclusi i contributi erogati gratuitamente per convegni, seminari e manifestazioni simili il cui sostenimento risponda ai criteri di inerenza indicati nel presente comma.

Gadget Personalizzati

Un’ottima occasione, per ogni titolare di partita Iva, per investire sulla propria immagine e sulla promozione della propria organizzazione, sfruttando il grande valore di questo decreto.

In che modo è deducibile?

Sono deducibili le spese relative a beni distribuiti gratuitamente di valore unitario non superiore a euro 50. (art.108 comma 2 del TUIR)

L’IVA è detraibile al 100% per beni di costo unitario fino a 50 euro che vengano ceduti gratuitamente. (D.Lgs. 175/2014, art. 30)

In pratica, la legge ci dice che il gadget o il kit di più oggetti, non deve avere un valore unitario superiore a 50 €, pena l’impossibilità di deducibilità piena dell’omaggio. 

La normativa ci chiede che il gadget e la spesa sostenuta, debba essere congrua con le caratteristiche aziendali.

Ai sensi dell’art. 108, comma 2, del TUIR tali spese sono deducibili nel periodo di imposta di sostenimento se rispondenti ai requisiti di inerenza, tenendo conto:

- della natura e della destinazione delle spese stesse;

- dell’ammontare dei ricavi e proventi della gestione caratteristica - dell’impresa risultanti dalla dichiarazione dei redditi relativa allo stesso periodo in misura pari:

- all’ 1,5% dei ricavi ed altri proventi fino ad euro 10 milioni;

- allo 0,6% dei ricavi e altri proventi per la parte eccedente euro 10 milioni e fino a 50 milioni;

- allo 0,4% dei ricavi e altri proventi per la parte eccedente euro 50 milioni.

Ai sensi del DM 19.11.2018 si considerano inerenti le spese sostenute a titolo gratuito ed effettuate con finalità promozionali o di pubbliche relazioni. Mentre sono considerate congrue le spese “il cui sostenimento risponde ai criteri di ragionevolezza in funzione dell’obiettivo di generare, anche potenzialmente, benefici economici per l’impresa ovvero sia coerente con pratiche commerciali di settore”.

Gadget Personalizzati

Tra i gadgets più acquistati, per eventi e promozione aziendale è possibile citare: PENNE, MATITE, CALENDARI, ZAINETTI PORTA LAP TOP, SHOPPER, BORRACCE, LACCI DA COLLO, GADGET HI TECH O GADGET ECOLOGICI.

Regole e buon senso della normativa

Ai fini della detraibilità IVA e della deducibilità del costo, si considerano spese di rappresentanza quelle inerenti all’attività svolta, che siano:

- effettivamente sostenute e documentate;

- relative ad erogazioni a titolo gratuito di beni e servizi;

- sostenute con finalità promozionali o di pubbliche relazioni;

- il cui sostenimento risponda a criteri di ragionevolezza in funzione dell’obiettivo di generare anche potenzialmente benefici economici per l’impresa ovvero sia coerente con pratiche commerciali di settore.

È altresì necessario che le spese di rappresentanza siano sostenute in riferimento ai clienti dell’impresa, includendo in tale definizione sia coloro che concorrono direttamente alla produzione di reddito dell’impresa, clienti effettivi, che quelli potenziali, cioè interessati all’impresa dal punto di vista commerciale come specificato dall’Agenzia delle Entrate con la circolare n. 34/E del 2009.

Bisogna emettere fattura quando si regala un gadget aziendale?

No, trattandosi di una cessione a titolo gratuito, non c'è bisogno di emettere fattura. Questo sempre se l'oggetto regalato rispetta i criteri che lo identificano come gadget aziendale, ovvero che non sia un manufatto dell'azienda che lo regala e che il suo costo d'acquisto non superi i 50 euro a pezzo.

Caso pratico

Per fare chiarezza sulla materia trattata, forniamo un esempio pratico.

“PINCO PALLINO” è un'Azienda che produce macchine meccaniche. Anche se è un'azienda di media grandezza (50 dipendenti) ha tra i suoi Clienti anche alcuni grandi Società che si occupano di FOOD & BEVERAGE, alle quali fornisce le macchine per l'imballaggio. Si tratta di commesse importanti, per questo la “PINCO PALLINO” decide di investire sulla propria immagine facendo un regalo alle aziende in questione.

Serve un regalo elegante ma che sia anche riconducibile alla PINCO PALLINO. C'è inoltre un fattore critico: la PINCO PALLINO non ha un ufficio marketing e gli aspetti di marketing e comunicazione vengono gestiti in casa dai figli dell'Amministratore delegato. Per fortuna hanno conoscenza della materia e decidono di partire dal web per scegliere il tipo di gadget e confrontare i preventivi on-line.

Decidono di ordinare due tipologie di gadget:

Gadget di fascia media, da distribuire ai dipendenti delle Aziende con un ruolo operativo e con i quali la PINCO PALLINO si confronta quotidianamente: addetti amministrativi, responsabili acquisti etc.

Gadget di fascia alta da distribuire ai manager.

Dopo aver studiato con attenzione le offerte, la scelta per i gadget di fascia media ricade su uno stock di chiavette USB personalizzate sulle quali stampare il logo della PINCO PALLINO. Ne vengono ordinati 150 pezzi.

I gadget di fascia alta sono invece degli eleganti orologi personalizzati. Per renderli più eleganti, il logo viene fatto incidere sul bordo laterale della cassa, come in effetti permettono di fare le aziende che si occupano di personalizzazione. Ne vengono ordinati solo 10 pezzi.

Una volta completato l'ordine, le fatture vengono conservate per essere consegnate all'Ufficio contabile, che si occupa di gestire la deducibilità dal reddito d'impresa e la detrazione dell'IVA.

Se la spesa per le chiavette USB è stata di 5 euro a chiavetta, per un totale di 750 + IVA, l'Azienda può dedurre questa somma dai redditi ai fini della tassazione diretta e può inoltre recuperare 165 euro compensando l'IVA.

La spesa per gli orologi aziendali è stata invece di 45 euro ad orologio, per cui 450 euro + IVA da dedurre e 99 euro di IVA da compensare.